Sin dal
primo rapporto preliminare di Silberg del 1998 abbiamo iniziato a
far precedere alla lipoaspirazione, eseguita con la tecnica della
tumescenza, un trattamento dell’area da operare con ultrasuoni
applicati esternamente.
All’inizio ci siamo attenuti alle indicazioni dell’Autore,
utilizzando uno degli apparecchi e relativi parametri proposti. L’area
da trattare è stata preventivamente anestetizzata, utilizzando
l’usuale tecnica della tumescenza. La presenza del liquido di
infiltrazione nello strato superficiale cutaneo potenzia l’azione
delle onde sonore e permette di rendere più fermo il piano,
consentendo un più agevole scorrimento della sonda. L’uso
di un gel specifico per ultrasuoni è essenziale. Il trasduttore
deve essere tenuto sempre ben a contatto con la cute, esercitando
una lieve e costante pressione. Pressioni eccessive non danno una
migliore penetrabilità, al contrario, possono provocare riscaldamento
del trasduttore, il quale deve essere mosso lentamente e continuamente,
senza arrestarsi per più di pochi secondi su di un punto. Il
movimento troppo rapido riduce in modo significativo l’effetto
dell’EUA, poiché l’aumento di superficie trattata
per unità di tempo causa un’eccessiva diminuzione della
densità dell’energia somministrata. L’eccessivo
stazionamento su di un punto, al contrario, provoca un surriscaldamento
del trasduttore con conseguente rischio di ustioni cutanee.
Il tempo medio di somministrazione era inizialmente di 6 - 10 minuti
per un’area di 20X20 cm. circa. Le aree meno spesse e l’addome
sono state trattate prevalentemente con la sonda da 3Mz, mentre in
presenza di una maggiore massa adiposa sono state utilizzate anche
quelle da 1 e da 2 Mz.
I vantaggi si sono immediatamente presentati in modo evidente, soprattutto
legati ad una sofficità dell’area che consente un’ottimale
penetrabilità delle sonde, minor sanguinamento, riduzione dell’edema
post operatorio e maggiore rapidità di recupero. Ma è
altresì comparso in modo evidente il principale svantaggio
della metodica, vale a dire la dilatazione dei tempi operatori. Abbiamo,
infatti, notato che per avere dei vantaggi realmente significativi
era necessario sottoporre le aree interessate ad un trattamento con
ultrasuoni per tempi nettamente più lunghi rispetto a quelli
proposti dagli Autori. Per esempio sulle cosce, per trattare efficacemente
un’area di circa 30 cm. di diametro, il tempo globale di trattamento
deve essere di almeno 20 minuti per ogni lato, alternando la sonda
da 3Mz, che ha un’azione prevalente sugli strati più
superficiali, a quella da 2 o 1 Mz, aventi un’azione via via
più profonda.
- Per rendere la metodica
più efficace e più rapida abbiamo richiesto la realizzazione
di un’apparecchiatura dotata di due generatori separati e
di opportune sonde appositamente progettate. Il doppio circuito,
capace di gestire in modo indipendente e contemporaneo due differenti
sonde, consente di dimezzare i tempi di applicazione . Avendo osservato
che l’uso contemporaneo di più sonde sulla stessa area
ne potenzia l’effetto, abbiamo messo a punto una prima sonda
del diametro di 8 cm, contenente tre quarzi a frequenza di 3Mz,
e successivamente, per ottenere una maggiore profondità di
azione, altre due sonde, sempre del diametro di 8 cm, ma con 3 quarzi
da 2 MHz e 1 MHz di frequenza. L’utilizzazione di queste nuove
sonde ad elevato trasferimento di energia con alto potere di dissipazione
termica ci ha consentito di dimezzare i tempi di applicazione, riducendo
l’effetto collaterale del riscaldamento del trasduttore e
della cute.
- L’apparecchiatura
impiegata è costituita da un generatore di ultrasuoni a 2
uscite totalmente indipendenti con densità di potenza regolabile
in modo continuo da 0 a 3W/cm2 per ogni singolo canale, controllo
automatico della frequenza di emissione, limitatore automatico di
corrente mediante microprocessore. Trasduttori da 1, 2 e 3 MHz da
8 cm di diametro utile, ad alto potere di dissipazione termica,
completano il sistema. Nel trattamento delle dismorfie adipose localizzate
il problema principale è sempre stato quello di aspirare
la maggior quantità possibile di grasso in eccesso, conservando
il più possibile l’uniformità della parte operata.
Nelle zone tipiche come cosce, fianchi o addome, l’utilizzazione
degli ultrasuoni esterni consente di eseguire aspirazioni anche
importanti, con ridotto trauma ed ottimale uniformità della
superficie cutanea. Il ridotto sanguinamento consente di aspirare
agevolmente sino a tre litri di grasso senza alcuna necessità
di reintegrazione parenterale. Ma l’aiuto degli ultrasuoni
esterni appare determinante nelle zone più delicate come
interno delle cosce e ginocchia, caviglie, sottomento, braccia e
dorso, dove per avere un buon risultato è indispensabile
eseguire un’aspirazione radicale degli strati di grasso sottocutaneo
superficiale. L’azione fluidificante degli ultrasuoni consente
l’utilizzazione di cannule sottili (2 mm.) che, agendo in
modo diffuso ed uniforme, permettono alla cute di ritirarsi meglio,
liberandola dello strato di grasso superficiale.
Anche nel trattamento della ginecomastia la metodica si rivela molto
vantaggiosa. Pretrattando con ultrasuoni la ghiandola e l’adipe
circostante, è possibile eseguire una normalizzazione dell’area
mammaria con la sola cannula da aspirazione di 2 o 3 mm.. Anche
il tessuto ghiandolare, reso morbido dall’azione degli ultrasuoni,
viene frammentato ed aspirato dalle cannule in modo ottimale.
In conclusione l’applicazione della metodica descritta permette
di eseguire trattamenti delle dismorfie adipose localizzate anche
importanti, rendendo così poco traumatico il trattamento
da farlo considerare più di tipo medicale che non chirurgico.
La fase di aspirazione del grasso è più precisa e
più rapida. Il post operatorio è meno pesante, con
ridotto edema ed ecchimosi. Per questi motivi tra la metodica delle
lipoaspirazione semplice e quella assistita con ultrasuoni interni,
può collocarsi la “terza via” della lipoaspirazione
assistita con ultrasuoni esterni.
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liposound
Liposcultura Assistita Con Ultrasuoni Esterni
( EUAL)
Una
valida alternativa per ridurre gli eccessi di accumulo adiposo
Una tecnica innovativa
ideata in America e sviluppata in Italia da una equipe di medici e
ricercatori
LIPOSOUND
sfrutta l’effetto dell'energia cinetica indotta dagli ultrasuoni
esterni. Tale fenomeno determina la rottura dei legami intradipocitari
e dei setti fibrosi con conseguente “ ammorbidimento “ del
pannicolo adiposo permettendo così la graduale aspirazione del
grasso con cannule di piccolo diametro.
VANTAGGI:
- Maggiore
rispetto delle strutture vascolari e linfatiche
- Migliore compliance del paziente e dell’operatore
- Minore resistenza al movimento della cannula
- Aspirazione più rapida
- Minore sanguinamento
- Retrazione cutanea più uniforme
- Postoperatorio abbreviato con minore disconfort per il paziente.
Caratteristiche tecniche:
Generatore d’ultrasuoni gestito da microprocessori
Due uscite totalmente indipendenti
Sonde ergonomiche a tre trasduttori sterilizzabili
Monitoraggio emissione US con protezione automatica
L’apparecchiatura risponde alle normative europee approvate
dal Ministero della Sanità con la Legge 93/42.
La
nuova frontiera nella terapia ad ultrasuoni in medicina e chirurgia
estetica
Quattro anni di ricerche,
studi tecnici e sperimentazioni cliniche hanno consentito la realizzazione
di liposound: un sistema completo ad ultrasuoni pratico, efficace, sicuro
ed altamente versatile, di indispensabile ausilio nella pratica della
medicina e della chirurgia estetica.
Le innovazioni
tecnologiche, l'attento studio ergonomico e la amplissima disponibilità
di trasduttori dedicati alle diverse esigenze terapeutiche, unitamente
ai severi controlli di produzione ed alla dotazione di marcatura CE
per uso medicale, fanno di Liposound una apparecchiatura al top della
sua categoria, attualmente l'high-end dei sistemi ad ultrasuoni.
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